L'uso del ciuccio
- MariaDeniseCavaliere_Logo
- 31 ago 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Si sa, l'uso del ciuccio è (quasi) fondamentale per ogni famiglia con bambini piccoli al seguito, e il suo utilizzo è piuttosto dibattuto, se non controverso. Ma il ciuccio fa male? Può essere usato in sicurezza?
Il ciuccio può tranquillamente essere utilizzato, purché esso venga dismesso entro una certa età. I benefici dell'uso del ciuccio sono molteplici: esso va a stimolare una zona particolare della cavità orale del bambino, ovvero la papilla retroincisiva, o spot palatino, sede di numerosi recettori; la stimolazione dello spot palatino provoca un senso di rilassamento nel bambino... Ecco perché il bimbo tenderà a "ciucciare" il dito oppure il succhiotto.
Inoltre, è stato dimostrato che l'uso del ciuccio riduce il rischio di morte in culla (SIDS), probabilmente perché favorisce la respirazione nasale oppure perché il bambino tende ad avere un sonno meno profondo.

Ma cosa succede se manteniamo il ciuccio troppo a lungo?
La presenza di un "ostacolo" all'interno del cavo orale obbliga la lingua a mantenere una posizione bassa, e non a contatto con lo spot palatino (come dovrebbe essere); inoltre, il palato e i denti del bambino sono in via di sviluppo e andranno ad "adeguarsi" alla forma del ciuccio: il palato sarà stretto e alto, con conseguente malocclusione dentale e morso aperto anteriore. Ciò causerà un'alterazione dello sviluppo dell'intero massiccio facciale, con minor sviluppo delle fosse nasali che causa a sua volta una prevalenza della respirazione orale.
Anche lo sviluppo del linguaggio risente di un cattivo utilizzo del succhiotto: è evidente come un ostacolo continuo all'interno della bocca non favorisca la corretta emissione linguistica, e oltre a ciò, la postura linguale bassa è causa di alcune alterazioni dell'articolazione verbale, soprattutto per i suoni /s/, /sc/ e /z/.
Inoltre, la postura linguale bassa e non fisiologica causa anche scompensi nella deglutizione, soprattutto il permanere della deglutizione infantile con spinta anteriore invece che allo spot palatino, e peggioramento dell'occlusione dentaria.
Riassumendo, l'uso prolungato del ciuccio può provocare alterazioni su:
- Postura linguale;
- Respirazione;
- Deglutizione;
- Articolazione del linguaggio;
- Occlusione dentale.

Ma quando dismettere il ciuccio?
Il ciuccio può tranquillamente essere utilizzato fino ai 30, massimo 36 mesi di età. Oltre questo limite, si potrebbe incorrere in tutte quelle alterazioni finora descritte. Ciascun genitore utilizza un proprio metodo per convincere il bimbo ad abbandonare il ciuccio: c'è chi lo regala a Babbo Natale, chi a un cuginetto più piccolo, ecc. Quello che è certo è che non è consigliabile togliere il ciuccio in un momento di stress (come l'inserimento a scuola o la nascita di un fratellino), ed eventualmente farlo gradualmente, anche in accordo con il bimbo. In ogni caso, è bene ricordarsi che per qualsiasi difficoltà bisognerà rivolgersi al pediatra, che, conoscendo il bambino, saprà consigliare la metodologia più adatta.

Comments